Suzuki Jimny - Italian Press

Suzuki Jimny lascia l’Italia!

Avrete letto in questi giorni che la bella ed originalissima Suzuki Jimny non è più ordinabile in Italia, il classico sold out penserete Voi, ed invece le cose non stanno esattamente così!

La piccola ma inarrestabile fuoristrada giapponese è vittima della normativa europea sulle emissioni di CO2. 

L’intraprendente off-road di Hamamatsu ha emissioni di circa 140 grammi per chilometro, un valore esiguo, ma alto, se si vuole rientrare in una normativa severa, che impone alle case automobilistiche che vogliono vendere i loro prodotti in Europa, di adeguarsi, al più presto!

Il limite attualmente in vigore è di 95 grammi per chilometro, un out out calcolato sulla media di tutti i modelli realmente ed effettivamente venduti nell’anno. 

E per chi supera questo limite, cosa accade?

Ci sono multe salatissime, sanzioni che rischiano di metter in ginocchio anche la più florida e redditizia azienda automotive: pensate, 95 euro per ogni grammo di CO2 che supera il limite imposto! 

Questo valore ora dovete moltiplicarlo per il numero degli esemplari venduti in Europa nel 2020!

Suzuki Jimny - Italian Press

La normativa in materia di emissioni imposta dall’Unione Europe riguarda quindi i 95 grammi per chilometro di CO2, come valore medio!!

Suzuki Jimny non è l’unica vittima….anzi!

Marchi che hanno volumi importanti superano ad oggi abbondantemente questo valore, un “muro” che tuttavia ha delle variabili: le immatricolazioni effettive ed il valore medio fatto registrare negli anni scorsi. 

Anche per FCA si prevede qualche taglio, il limite imposto è di 91,8 g/km, mentre per PSA è di 93!

L’elenco stilato dalla PA Consulting è chiaro, nel vortice cadranno tutti i grandi brand, tra i 94 ed i 97,7 g/km!

Dovranno correre ai ripari dunque anche altri marchi, come l’Alleanza (Renault-Mitsubishi-Nissan), ma anche Toyota , Ford e Volkswagen . 

Solo per Jaguar / Land Rover, tenuto conto anche del venduto, il limite sarà di 130,6 g/km!

Riflessioni Commenti disabilitati su Suzuki Jimny un sold out che…

Suzuki Swift Sport un nome che è tutto un programma!

Inizia il nuovo anno, inizia un nuovo test drive al volante della… Suzuki Swift Sport !

Quale auto provare, quale curiosità suscitare nei nostri lettori, quale test drive approfondire, ripetere, sviluppare.

Tante le novità, tanta la voglia di testare qualcosa di nuovo, di veramente nuovo.

Bisogna fare i conti anche con il mercato, con le auto che sono più richieste, con quelle più interessanti ma anche con le emozioni e la Suzuki Swift Sport è una di quelle auto da… provare!

Non inizio il nuovo anno alla guida di un’ibrida, non di un’elettrica, voglio ricordarmi il passato, il mio passato, quando al passaggio di una dream car non per forza costosa ma… “con gli attributi”, sognavo di… fare il tester e… provarla!

Ed ecco che mi ritrovo così, al volante di una veloce quanto divertentissima Suzuki Swift Sport , una di quelle auto che ti permette di andare forte, soprattutto in montagna e nei tornanti e che ti fa ritornare giovane, giovanissimo.

Piccola, maneggevole, con un sound appagante, con un’estetica che non passa inosservata e con quella cattiveria giusta da farti capire che… va forte ma merita rispetto.

Ho avuto modo di provarla in pista, in occasione di una tappa dell’interessante Aci Rally Italia Talent e devo dire che ogni volta che la provo la Swift Sport sfodera sempre nuovi jolly.

Non so Voi ma io non sono più giovanissimo, ho 42 anni ed una cultura motoristica diciamo… discreta.

I miei anni migliori ( o peggiori non saprei :o) ) li ho trascorsi a sognare vetture piccole e pepate, come la Peugeot 106 Rally, la Fiat Uno Turbo, la Renault 5 Turbo, Peugeot 209 GTI.

Ecco, se prendo come esempio queste pepatissime auto e sposto l’asse temporale di circa 20/30 anni in avanti, la Suzuki Swift Sport è una di quelle vetture che un diciottenne sogna, almeno un amante della guida pura, adrenalinica.

Potente quanto basta, ha 140 cavalli, ma il suo vero punto di forza è nel peso, soli 975 kg.

Sembrerà un fattore trascurabile ed invece, peso ridotto, passo corto, assetto azzeccato ed il risultato è sorprendente.

Merito anche di un motore, vero, che grazie ad un turbo di piccole dimensioni, spinge bene e forte fin dai bassi regimi.

Anche in sesta marcia riprende più che bene, per poi volare una volta raggiunto il picco di coppia massima.

Ecco sulla coppia massima vorrei dilungarmi nelle prossime “puntate”: pensate che la Suzuki Swift Sport è spinta da un motore millequattro, Boosterjet, capace di una coppia massima di 230 Nm  disponibile tra i 2.500 ed i 3.500 giri al minuto!

Che significa?

Che non occorre tirare le marce verso la zona rossa del contagiri, come se “non ci fosse un domani”, basta saper sfruttare il cambio, l’elasticità del motore e della coppia in abbondanza e… divertirsi.

La coppia motrice è un parametro fondamentale per capire l’elasticità di un motore e la sua capacità nel riprendere dai bassi regimi!

L’assetto è indovinassimo, la vettura rolla poco (caricamento in curva), ha un’ottima stabilità e anche in situazioni limite, l’elettronica vigila sempre.

Non voglio dilungarmi sulla miriade di sistemi ADAS, quelli che assistono alla guida, qui presenti in abbondanza, ma questo spazio è fatto di passione, di guida, di velocità.

Suzuki Swift Sport secondo me è questo: passione, divertimento, spensieratezza, è una di quelle vetture che puoi utilizzare tutti i giorni ma che avendola in garage, almeno io con un semplice cambio gomme, andrei periodicamente in pista, per divertirmi!!!

 

 

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