Ford Mustang GTD

Ford Mustang GTD ha superato ogni aspettativa. Sul leggendario circuito del Nurburgring, la sportiva della Casa dell’Ovale Blu ha stabilito un giro record, entrando così nella storia come la prima auto di un costruttore americano a completare un giro in meno di sette minuti.

Al volante della nuovissima Ford Mustang GTD c’era il pilota Dirk Muller del Team Multimatic Motorsports.

Questa due posti americana sprigiona una potenza di 815 cavalli. Con un tempo sul giro di 6:57.685, la Mustang GTD ha registrato il quinto miglior tempo mai ottenuto da un’auto sportiva di serie sul circuito del Nürburgring. Pochissime vetture prodotte in larga scala al mondo sono riuscite a scendere sotto la barriera dei sette minuti.

Jim Farley, Presidente e CEO di Ford, ha dichiarato: “Il team che ha sviluppato la Mustang GTD ha capitalizzato decenni di esperienza sui circuiti di tutto il mondo per progettare una Mustang capace di competere con le migliori supercar. Siamo orgogliosi di essere la prima casa automobilistica americana a raggiungere questo traguardo, ma non ci accontentiamo. Sappiamo che la Mustang GTD ha ancora del potenziale inespresso. Torneremo”.

Ford Mustang GTD: nasce dalla base della Mustang GT3

Il progetto Mustang GTD ha richiesto due anni di sviluppo, un periodo lungo considerando le attuali velocità di produzione dei costruttori europei e cinesi. Ogni dettaglio dinamico e ogni caratteristica prestazionale sono stati meticolosamente progettati, partendo da una base già solida: la Mustang GT3.

Questa vettura da corsa è stata adattata per diventare un’auto stradale con i necessari accorgimenti. Il processo di trasformazione è raccontato nel documentario “The Road To The Ring“, che svela i retroscena dello sviluppo e dei test della Mustang GTD.

La sportiva americana è stata inizialmente testata a Sebring, per poi affrontare il Nurburgring. La Mustang GTD è un concentrato di tecnologie e soluzioni derivate direttamente dal mondo delle corse, tra cui l’aerodinamica curata, l’assetto e i freni carboceramici.

A completare un profilo tecnico da supercar ci sono l’aerodinamica attiva, il sistema di sovralimentazione, le sospensioni semi-attive e la carrozzeria interamente realizzata in fibra di carbonio.

L’esemplare che ha realizzato il giro record al Nurburgring era equipaggiato con dispositivi di sicurezza obbligatori per il circuito tedesco, tra cui un sedile da competizione con cinture a cinque punti e un roll cage.

 

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Ford Mustang GTD

Mustang GTD, un nome che è tutto un programma, soprattutto se parliamo di corse e di vetture concepite per superare i limiti della fisica!

La Casa dell’Ovale Blu non ha remore nel dichiarare che la sua Mustang GTD sarà in grado di realizzare un giro intero al Nurburgring in meno di 7 minuti.

Per i meno smaliziati, questo tempo è a dir poco spaventoso, perché un dato basta a far ragionare e pensare.

La Ferrari 296 GTB con al volante Cristian Gebhardt ha percorso l’Inferno Verde in 6:58,70 minuti.

Ciò vuol dire che, la Ford Mustang GTD sarà più veloce della supercar ibrida plug-in del Cavallino Rampante!

Merito di una ciclistica perfetta ma anche di un motore che rasenta la perfezione, perché alla pari della Ferrari 296 GTB, anche la Ford Mustang GTD può vantare una cavalleria di tutto rispetto.

Ford Mustang GTD vs Ferrari 296 GTB

La sportiva tedesca è spinta da un motore V8 sovralimentato da 5,2 litri, in grado di sprigionare una potenza massima di 800 cavalli circa.

Una GTD speciale, perché l’esemplare che vedete in video è stato appositamente sviluppato e settato per infrangere ogni precedente record al Nurburgring.

La barriera dei 7 minuti sarà infranta, complice non solo del motore ma anche di un pacchetto aerodinamico messo a punto dagli ingegneri della Casa dell’Ovale Blu, in maniera tale da assicurare dinamicità, carico ma anche velocità in rucva.

Esteticamente osservando la Mustang GTD si nota, rispetto alla versione “normale”, il maxi-alettone posteriore, le bandelle sottoposta, lo splitter anteriore e le grosse prese d’aria poste in prossimità dei passaruota anteriori.

Se ciò non bastasse, ci pensa anche un cofano motore con due grosse bocche e delle prese d’aria poste a ridosso dei passaruota posteriori.

Una cura aerodinamica, dunque, senza precedenti. per un’auto stradale da corsa.

Anche l’assetto è stato rivisto, nuove le sospensioni che adottano ammortizzatori ancora più rigidi.

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