Grande Panda 4x4

FIAT accende i riflettori sul futuro reinterpretando una leggenda: la nuova Grande Panda 4×4 si presenta come concept visionario che unisce spirito avventuroso e innovazione sostenibile.

L’anteprima della nuova Grande Panda 4×4 non è una semplice celebrazione, ma una vera rinascita di uno dei modelli più emblematici della storia dell’automobile italiana, concepito per accompagnare l’evoluzione della mobilità senza dimenticare le radici.

Tutto cominciò nel 1983, quando la prima Panda 4×4 rivoluzionò l’idea di utilitaria. Concepita per muoversi agilmente tra città, strade di campagna e sentieri montani, offriva qualcosa di allora impensabile: una trazione integrale compatta, robusta, accessibile. Era piccola, ma coraggiosa. Essenziale, ma instancabile. Un’auto nata per tutti e per tutto.

Oggi, quel DNA torna a pulsare nel nuovo prototipo svelato durante il Media Drive della Grande Panda Hybrid. La nuova versione 4×4 guarda avanti con una meccanica evoluta: un asse posteriore elettrificato ne rafforza le potenzialità su ogni terreno, coniugando praticità urbana e vocazione fuoristradistica. La tecnica si mette al servizio di una filosofia precisa: rendere l’automobile più sostenibile, senza privarla della sua anima esplorativa.

Anche il design racconta un’identità forte. Le forme decise si vestono di un profondo rosso bordeaux, omaggio contemporaneo all’estetica originale. I dettagli in beige richiamano l’iconico look delle prime Panda 4×4, mentre i fari supplementari montati sul portapacchi suggeriscono viaggi notturni, boschi, libertà. Ogni scelta stilistica parla di natura, memoria, avventura.

Il concept Grande Panda 4×4 non è un semplice ritorno, ma un nuovo inizio

È l’affermazione di un marchio che sa rinnovarsi senza rinnegarsi. Un manifesto dinamico che unisce passato e futuro, ricordando a tutti che l’autenticità può ancora viaggiare su quattro ruote, verso l’ignoto, con la stessa grinta di sempre.

Novità & Test Drive Commenti disabilitati su Grande Panda 4×4: il ritorno di un mito, tra passato leggendario e visione futura
Lotus Theory

Lotus Theory è una concept car che anticipa la futura tendenza stilistica del Marchio inglese.

Digitale, naturale e analogico, la nuova Theory sarà la base di tutte le future Lotus.

Una supercar che porta al debutto il sistema di guida Lotuswear, un sistema che offre a ogni passeggero un’esperienza immersiva personalizzata.

Emozioni reali, concrete che consentono al passeggero di connettersi con la strada.

Per l’abitacolo è stato utilizzato un materiale tesile adattivo, morbido e leggero. L’elettronica invia impulsi a destra e a sinistra al guidatore, quando svoltare.

Cinque le modalità di guida:

  • Range
  • Tour
  •  Sport
  • Individual
  • Track.

 

Anche l’acustica è stata oggetto di cure maniacali da parte dei tecnici inglesi. I passeggeri potranno immergersi in un’esperienza audio immersa grazie alla presenza in una parte del poggiatesta di un sistema audio bilaterale, progettato in collaborazione con KEF.

La tecnologia Audio Binaturale, in grado di separare perfettamente i canali sonori che arrivano a ciascun orecchio, è parte integrante del Lotuswear Technology Line, un omaggio alla storica Lotus Esprit.

Lotus Theory, prestazioni eccezionali

Aerodinamica attiva, passiva, avanzata, lo spoiler posteriore è attivo, il fondo posteriore è passivo.

Il muso del veicolo è dotato di un diffusore e deflettore d’aria, in grado di ridurre la resistenza aerodinamica. Il motore della Theory sprigiona 1.000 cavalli. La batteria ha una capacità di 70 kWh.

L’autonomia della Lotus Theory supera i 400 km. La velocità massima dichiarata è di 320 km/h per uno 0 – 100 km/h in meno di 2,5 secondi.

Gli pneumatici sono dei Pirelli P Zero Select progettati per consumare meno energia, hanno una bassa resistenza di rotolamento e garantiscono un’autonomia supplementare fino al 10%.

L’impianto frenante è firmato AP Racing, azienda con cui Lotus vanta una lunga collaborazione dal 1967.

Oggi AP Racing firma i sistemi frenanti per la Evija, Eletre ed Emeya.

La supercar elettrica inglese è equipaggiata con un sistema frenante in carbonio-ceramico ultraleggero ad alte prestazioni. Le pinze in alluminio forgiato Monoblock hanno un design asimmetrico.

Design olistico

Materiali pregiati, unici, la Theory è realizzata facendo ampio uso di:

  • fibra di carbonio riciclata
  • titanio
  • fibra di vetro a base di cellulosa
  • vetri riciclati
  • poliestere riciclato
  • gomma riciclata
  • poliuretano elastomerico
  • policarbonato trasparente
  • poliuretano termoplastico
  • alluminio riciclato.

La supercar firmata Lotus ha un design minimalista che richiama la sua semplicità costruttiva.

Tanti i particolari che richiamano l’esperienza racing che il brand inglese ha maturato nel corso di decenni di presenza nel motorsport.

Il muso della Lotus Theory è dotato di deflettori d’aria in grado di ridurre le turbolenze e sfruttare la scia dell’auto. Il fondo della vettura è sagomato, attraverso condotti NACA, l’aria è inviata al sistema di raffreddamento.

La Theory si ispira nelle forme alla Lotus 49.

Novità & Test Drive Commenti disabilitati su Lotus Theory, una concept digitale, naturale e analogica