Renault Clio Williams è una versione speciale.
La Renault Clio Williams venne presentata al pubblico nel 1993 per celebrare i successi del team di Formula Uno nel Campionato mondiale per la sezione costruttori e per il titolo piloti.
Tutte le modifiche apportate alla vettura furono eseguite dalla divisione motorsport della “Regie” e le auto erano facilmente riconoscibili dalla livrea color blu metallizzato, chiamato Blue Sport , dai cerchi Speedline verniciati in color oro ed il logo Williams sulle fiancate e sul portellone.
Inizialmente si pensò di mettere sul mercato 3800 esemplari, ognuno dei quali riporta va una targhetta numerata sul cruscotto.
Il successo fu enorme, al punto che la Renault decise di costruire altri 1600 esemplari che ben presto si esaurirono e portarono alla produzione ddelle serie Clio Williams 2 e Clio Williams 3, per un totale di 12.000 modelli.
Da notare che sulla seconda e terza serie della Williams non venne apposta nessuna targhetta numerata.
Esteticamente, rispetto alla Clio da cui derivava, la Williams presentava i sedili rivestiti in velluto grigio con l’emblema della scuderia Williams sullo schienale, con il fondo della strumentazione,il pomello del cambio e le cinture di sicurezza della stessa tinta della carrozzeria.
Renault Clio Williams, storia e prestazioni
La Clio Williams 3, presentava invece una tinta blu di carrozzeria più vivace, chiamata “Monaco Blue” e montava il tettuccio apribile elettricamente e l’ABS a differenza della prima e della seconda serie.
Ma è la parte meccanica l’aspetto più interessante: sulla Williams fu montato un propulsore di 1998 cc, con quattro valvole per cilindro ed iniezione Multipoint capace di fornire una potenza di 150 cv sulla serie 3, con una velocità di 214 km/h ed una accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi .
Queste prestazioni sono conseguenziali ad una serie di interventi sui pistoni, sulla gestione elettronica, sulla testata in lega leggera temprata e resinata, con la coppa dell’olio in lega leggera a scomparti per un miglior pescaggio nell’uso sportivo.
E, per finire, i condotti di scarico del tipo 4 in 1 in acciaio.
Il punto più interessante della Williams è l’assetto: tutto l’avantreno ha una diversa archittettura oltre ad un irrigidimento di ammortizzatori, molle e barre antirollio.
Tutto ciò ha fatto si che la Williams può essere considerata come una delle macchine più facili e di vertenti da guidare, pur con velocità di rilievo, pur se in assenza, fino alla serie 2 senza l’ABS.
Per l’affidabilità e la maneggevolezza, la Williams divenne ben presto anche l’auto ideale per i rally ed in generale per le competizioni.
La prima vettura da competizione fu la GR.N che, con una serie di interventi, dalle sospensioni ad una gestione diversa del motore, fino allo scarico, vantava una potenza di 165 cv con un rollbar nell’abitacolo e sedili a guscio Sabelt.
Una elaborazione successiva fu la Gr.A con cerchi Speedline da 16”, estrattori opzionali e la potenza del motore da 205 o 220 cv, con freni anteriori maggiorati e dischi da 323 mm e pinze Alcon a quattro pistoncini.
L’ultima elaborazione, conosciuta come Renault Clio Williams Maxi mostra passaruota più larghi, cerchi Speedline da 17” e sospensioni Proflex.
La potenza sviluppata dal motore per questa elaborazione può andare dai 250 cv ai 265 cv.