3 Aprile 2020

Quel senso di libertà che avevo dimenticato…

la libertà di un consapevole passato

Oggi la parola d’ordine è restare a casa, quell’ hashtag #iorestoacasa è entrato nella vita di tutti quanti noi, stravolgendo il nostro concetto di libertà .

Una riflessione più che un momento di stasi, soprattutto per chi come me era abituato a viaggiare tanto, ma anche per tante altre centinaia, migliaia di persone, che oggi sono praticamente ferme, in attesa di una libertà che da un mese a questa parte, manca all’intera nazione, al globo.

Ho letto tante opinioni, tanti articoli di colleghi giornalisti, speranzosi e non, prosaici e ingannevoli, spesso ho intravisto e mi è arrivato, un messaggio equivoco…

Non vi tedierò con raccomandazioni “inutili”, oramai tutti quanti noi siamo consapevoli che il tanto famigerato “distanziamento sociale” è la migliore arma ed è la più efficace, ad oggi, per contrastare un qualcosa che ancora non si è scoperto quali effetti potrà avere sul nostro futuro.

Vivendo solo, qui a Roma, la mia giornata si svolge nella quasi “normalità”, se abbandono l’idea dell’obbligo morale e civile dello stare a casa, scrivo diversi e tanti articoli per il giornale che dirigo “ReportMotori.it“, invio comunicati stampa, mi occupo di gestire canali social per diversi clienti automotive, insomma, devo dire che “lavoro” più di prima, fatta eccezione per le prove su strada (test drive), che inevitabilmente ho dovuto annullare (NDR per ora!).

Siamo tutti impegnati nel capire come e quale sarà il nostro futuro, ho letto spesso una frase che da sempre mi appartiene: “Nei momenti di difficoltà nascono le vere occasioni”.

Ecco questo mi spinge a fare sempre del mio meglio, vedo i dati di accesso al nostro giornale, sono aumentati incredibilmente; un caso…può essere, un dato che è dovuto al maggior tempo libero delle persone…può darsi, ma di sicuro, sto spingendo tanto con articoli ed approfondimenti, perché sono consapevole, che ora più che mai devo dare il 100%, nella mia vita, personale e lavorativa!

Siamo il popolo delle partite iva, siamo professionisti che vivono di progettualità, l’economia è ferma, ma non mi nascondo dietro un qualcosa che nessuno poteva prevedere: le colpe, anzi, le somme, andranno tratte a memoria lucida.

La paura ora è il peggior confidente, l’ira va definitivamente abbandonata in questo momento, credo, e ne ho fatto il mio attuale stile di vita, che ora più che mai, bisogna solo avere responsabilità.

Non inganno me stesso, il mio aver raggiunto un apparente equilibrio è dovuto al fatto che sono consapevole che, salute di tutti quanti noi permettendo, ci dovremo rimboccare seriamente le maniche, ed io seriamente lo sto già facendo, perché quando si ripartirà, non metto una data, ma un orizzonte, tutti si affanneranno.

Credo che una metafora possa rendere meglio l’idea: due atleti, entrambi professionisti, uno fermo in attesa di sapere quando potrà disputare le olimpiadi, ed uno che si allena costantemente, perché mira alla vittoria e perché quando uscirà quella data, non vorrà farsi trovare impreparato….

Scrivere aiuta, ti regala un senso di libertà incredibile, la gioia di arrivare nelle case dei lettori, di regalargli uno stimolo che spazia dalla curiosità alla spensieratezza, è la più bella gratificazione per chi come me, vive di comunicazione e che ha la fortuna di aver trasformato in lavoro una sua grande passione.

#iorestoacasa consapevole che la mia vita cambierà, che quella di tutti quanti noi, sarà ed è stata stravolta, ma la mia anima così come il nostro pianeta, si è ripulita di tanta superficialità.

Apprezzo il bello, il sorriso, la veridicità, gli occhi di chi come me ha tanta paura, ma ha fede: dopo una tempesta, il sole riscalderà ancora di più…


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