Nuova Mercedes CLA

Nuova Mercedes CLA è in dirittura di arrivo, un modello che ancora una volta punterà al primato tecnologico.

Nasce per stabilire nuovi standard in termini di autonomia, efficienza e velocità di ricarica, la nuova Mercedes CLA sarà disponibile sia con motore a combustone interna e unità elettrica, probabilmente full hybrid o ibrida plug-in, sia nella variante full electric.

Nell’anteprima presentata su tutti i suoi canali social, la Casa della Stella a Tre Punte lascia a Ola Kallenius, il compito di svelare diversi particolari della futura e nuova berlina.

Nuova Mercedes CLA, trasmissione, design ed MBUX

Le dichiarazioni di Ola Kallenius, CEO Mercedes-Benz, lasciano chiaramente intendere quanto sarà innovativa e premium la nuova berlina: “Con la CLA inauguriamo una nuova era in Mercedes-Benz. Eleveremo in modo sostanziale ogni aspetto di ciò che i nostri clienti possono aspettarsi da una Mercedes in questo segmento. La piattaforma modulare consente la massima flessibilità: Offriremo la CLA sia con una motorizzazione full electric di ultima generazione che con propulsore ibrida con motore a combustione elettrificato. E il nostro sistema operativo, MB.OS, la trasformerà nell’auto più intelligente che abbiamo mai costruito“.

La trasmissione della CLA integra la tecnologia presentata sull’avveniristico concept EQXX. Sviluppata integralmente da Mercedes-Benz, l’unità di trasmissione, grazie ad un two-speed transmission, offre elevate prestazioni e al tempo stesso un livello di efficienza mai raggiunto prima.

La nuova CLA sarà offerta anche con motore a combustione interna e alimentazione ibrida. Un propulsore che fa parte della famiglia di veicoli MMA e che utilizza la tecnologia a 48V per offrire un’esperienza di guida piacevole.

Altra novità che sarà tra i punti di forza della futura berlina tedesca è il nuovo sistema operativo MB.OS e l’assistente virtuale MBUX, dotato di intelligenza artificiale.

Sotto il profilo del design, la nuova CLA avrà dei gruppi ottici totalmente nuovi e una linea che enfatizzerà la sua anima sportiva.

Aggiornamento 19 novembre 2024

Dopo il lancio della Vision EQXX, Mercedes-Benz guarda al futuro con un progetto ambizioso ed innovativo. Nel futuro della Casa della Stella a Tre Punte ci sono diversi modelli che nasceranno su di un’architettura nuova.

Il Mercedes-Benz Modular Architecture (MMA) è un pianale progettato principalmente per auto elettriche. Oltre alla CLA, il costruttore tedesco lancerà quattro nuovi modelli, tra cui una shooting brake e due SUV.

Nuova Mercedes-Benz CLA, il primo modello MMA

Un’architettura flessibile che segna un decisivo passo verso l’elettrificazione per il costruttore tedesco. Il nuovo gruppo propulsore vanta diversi componenti ad alta tensione, sia meccanici che per la trasmissione.

L’unità elettrica EDU 2.0 è la prima di una nuova generazione di unità di trazione elettrica di Mercedes-Benz. La trasmissione sull’asse posteriore ottimizza la trazione, l’unità elettrica ha una potenza di 200 kW ed è stata sviluppata interamente in casa dagli ingegneri Mercedes-Benz.

L’EDU 2.0 è un’unità compatta e abbina gli obiettivi contrastanti di coppia massima, velocità ed efficienza.

Sulle nuove CLA 4MATIC è presente un ulteriore motore elettrico da 80 kW posto sull’asse anteriore.

Anche l’inverter è di nuova generazione con carburo di silicio ed è progettato come macchina sincrona a eccitazione permanente.

La nuova Mercedes-Benz CLA avrà un’autonomia di oltre 750 km per un consumo energetico di soli 12 kWh/100 km.

Al lancio sarà possibile anche optare per un nuovo pacco batterie da 85 kWh.

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Bruno Sacco, lo storico capo del design di Mercedes-Benz

Bruno Sacco è il papà delle Mercedes-Benz, colui che dal 1958 al 1999 ne ha disegnato forme e contenuti.

Nasce in Italia ma la sua cittadinanza è tedesca. Bruno Sacco si è spento all’età di 90 anni e con lui si chiude un’era.

Anni in cui le Mercedes-Benz erano identificabili al primo colpo d’occhio, dove la grossa e celebre Stella a Tre Punte, dominava sul cofano, facendo bella mostra di sé.

Un designer orgoglioso delle sue opere d’arte, a lui il merito di aver disegnato la berlina e coupé della serie 126, una delle più belle vetture mai realizzate dal Marchio di Stoccarda.

Bruno Sacco, la storia

Nasce il 12 novembre 1933. Si diploma all’età di 17 anni come geometra. Da subito fu affascinato dal mondo dell’auto.

Fu in quell’anno che visitò il Salone dell’Automobile di Torino, kermesse che gli consentì di toccare con mano le ultime novità ma anche di studiare i grandi designer automobilistici dell’epoca.

Un autentico colpo di fulmine.

Sacco nel 1952 frequenta il Politecnico di Torino e nel 1955 entra a far parte della prestigiosa carrozzeria GHIA con sede a Torino.

Nel 1957, ci fu l’incontro che cambiò non solo la vita del giovane designer ma anche il corso stilistico di un Marchio forte, ma ancora giovane e in crescita.

Sacco incontra sul finire del 1957, Karl Wilfert, Responsabile delle prove di carrozzeria in Mercedes-Benz presso lo stabilimento di Sindelfingen.

In quegli anni, proprio per dare maggiore personalità alle vetture tedesche, Wilfert aveva creato un nuovo reparto stile diretto da Friedrich Geiger.

Il giovane Bruno entra a far parte di quel team, in qualità di secondo designer, nel 1958.

Suoi i lavori nel campo dello sviluppo pre-carozzeria. La sua abilità gli valse il conferimento di Responsabile del Reparto Design della Carrozzeria.

In quegli anni disegna la Mercedes-Benz 600 (W 100) e la 230 SL Pagoda (W 113).

Si occupò a distanza di qualche anno, anche di sicurezza e sviluppo di veicoli sperimentali.

Nel 1969 nacque il primo motore Wankel di Mercedes-Benz.

Nel 1975, Sacco diventa capo del reparto stilistico, succedendo a Friedrich Geiger. La sua capacità di innovare fu evidente già dal primo modello che portò ufficialmente la sua firma. La W 123 station wagon, la prima familiare del Marchio di Stoccarda (1977).

In quegli anni, nascono una serie di capolavori sulle quattro ruote, la Classe S serie 126 e la Coupé nel 1981.

Sacco era particolarmente orgoglioso di quel progetto, tanto da definirlo “La cosa migliore che abbia mai fatto per Mercedes-Benz”.

Un esteta a cui si devono le più belle vetture di Stoccarda, dalla W 201 del 1982 alla serie 124 del 1984, fino ad arrivare alla SLK (R170) nel 1996.

Negli anni novanta, la firma di Bruno Sacco è evidente su diversi modelli, sue sono le originali forme della prima generazione della Classe A (serie 168), della Classe M (serie 163, dal 1997 al 2004), della SLK, CLK (serie 208, dal 1997 al 2003) e della Classe V (W 638, dal 1996 al 2005).

La Mercedes è stata la mia vita, e mi ci sono dedicato al 100%”.

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