Audi RS7 Sportback by ABT

La nuova Audi RS7 Sportback è una “berlina” fastback che fa delle prestazioni la sua arma vincente.

Una quattro porte capace di superare i limiti dell’immaginazione e di lasciarsi alle spalle, specie in accelerazione, supercar ben più blasonate. Eppure, c’è chi non si accontenta delle performance della nuova Audi RS 7 Sportback, cercando tanto di più.

Il preparatore tedesco ha presentato una serie di aggiornamenti volti non solo a migliorare le prestazioni della vettura, ma anche a renderla più divertente, il tutto senza intaccarne la fruibilità.

Il V8 biturbo da 4 litri è stato modificato. Si è passati così da una potenza di 621 a 710 cavalli, per una coppia massima di 949 Nm, contro gli 850 Nm.

Anche la centralina è stata oggetto di una profonda rimappatura. Presente anche un impianto di scarico completo in acciaio inox con valvole ad apertura elettronica.

Audi RS7 Sportback by ABT

Diversi gli aggiornamenti estetici che la RS7 ha subito dopo le cure di ABT.

È stato installato un nuovo splitter anteriore in fibra di carbonio, unitamente a prese d’aria maggiorate, appositamente studiate per convogliare maggior aria al motore V8 biturbo.

La fibra di carbonio è stata utilizzata anche per realizzare la prese d’aria del cofano motore e in prossimità dei passaruota anteriori.

Del materiale composito riveste anche il pronunciato labbro aerodinamico posto sul baule posteriore.

Immancabili i cerchi in lega leggera da 22 pollici, disponibili con finitura nera o fumé scuro. Specifici per questa versione sono anche gli ammortizzatori, completamente regolabili e le barre antirollio, irrigidite fino al 40% in più rispetto a quelle standard.

Nell’abitacolo della nuova Audi RS7 Sportback le modifiche più evidenti apportata dalla ABT consistono nei rivestimenti in fibra di carbonio per plancia e pannelli portiere e nell’adozione di un nuovo pomello del cambio.

Veloce, potente e soprattutto esclusiva, ogni modello firmato da ABT porta con sé un bagaglio tecnologico, ma anche una grinta, a molte sportive sconosiuta.

Il prezzo di questa splendida realizzazione non è stato comunicato.

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Chevrolet Corvette ZR-1 C4

La Chevrolet Corvette ZR-1 C4 rappresenta la quarta generazione di un sogno, quello americano, di contrastare l’egemonia europea nel segmento delle supercar.

Era il 1986 quando la General Motor acquista una quota di Lotus, ingaggiando nuovi talenti e ingegneri motoristici al fine di sviluppare una delle vetture, per quell’epoca, più veloci e performanti al mondo, la Chevrolet Corvette ZR-1 C4.

I tecnici inglesi svilupparono un nuovo motore, un otto cilindri da 5,7 litri, completamente in alluminio con doppi alberi a camme e distribuzione 4 valvole per cilindro.

La potenza stimata era di 411 cavalli per 522 Nm di coppia massima.

L’otto cilindri era prodotto dalla Mercury Marine in Oklahoma.

Ogni unità era svendita nel Kentucky per essere assemblata. Una soluzione geniale questa, perché operando con i motori marini, il propulsore prodotto dalla Mercury era interamente in alluminio.

Il cambio manuale era uno ZF a sei rapporti.

Le sospensioni erano delle adattive progettate dalla Bilstein, del tutto simile a quella Porsche 959.

Chevrolet Corvette ZR-1 C, la sportiva più veloce

Negli anni ’80 non c’era sportiva come Lei, perché nella sua fascia di prezzo e segmento di mercato, la C4 era unica nel suo genere.

Non aveva l’ambizione di competere con le Ferrari, Testarossa inclusa, ma sicuramente voleva rappresentare la vera alternativa a chi amava le sportive senza compromessi ma non aveva quella capacità di spesa per accedere a una Rossa.

La Chevrolet C-ZR1 C4 rimase in produzione fino al 1995. Furono prodotti circa 7.000 esemplari.

Prestazioni

Ben 411 cavalli a 5.800 giri per una coppia massima di 522 Nm a 3.200 giri, la ZR-1 C4 fermava l’ago sulla bilancia a 1.575 kg.

Il rapporto peso/potenza era di 4,1 kg/cv, un bilanciamento perfetto per una sportiva che voleva far sognare l’America e non solo.

Lunga 4,535 metri, larga 1,856 metri e alta 1,177 metri, la C4 aveva un passo di 2,444 metri e una carreggiata pari a 1,466 metri all’anteriore e 1,539 metri al retro.

Le sue prestazioni non lasciavano dubbi sul suo DNA sportivo.

Chevrolet dichiarava per la ZR-1 C4 una velocità massima di 286 km/h per uno 0 – 100 km/h in 5,2 secondi e uno 0 – 240 km/h in 28,1 secondi.

Interessante era anche la frenata. Negli anni ’90, scendere al di sotto dei 40 metri nella frenata da 100 km/h a 0, era un’impresa per poche, la ZR-1 si ferma in 39 metri.

Oggi un esemplare perfettamente conservato può valere sui 25-30.000 dollari.

Uno splendido esemplare di Chevrolet Corvette ZR-1 C4 (foto presenti nell’articolo) è in vendita all’asta su RM Sotheby’s.

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