Glickenhaus 004

Sono passati sei lunghi anni da quando Scuderia Cameron Glickenhaus ha svelato la 004, la sua esclusiva supercar stradale a tre posti. Oggi, la produzione è finalmente iniziata. Inizialmente prevista in Connecticut, l’assemblaggio della 004 è stato spostato nello stabilimento di Roush Performance a Detroit, Michigan. Le prime consegne ai clienti partiranno nel primo trimestre del 2025.

Il modello sarà disponibile in due varianti: 004S e 004CS. Entrambe si basano su una monoscocca in fibra di carbonio e montano un possente motore V8 6.2 litri sovralimentato, che con ogni probabilità è il noto LT4 di GM, lo stesso utilizzato sulla Corvette Z06 C7 e sulla Cadillac CTS-V. Questo propulsore eroga 650 CV, ed è abbinato esclusivamente a un cambio manuale a sei rapporti con griglia a vista, una rarità nel panorama delle supercar moderne.

Dall’esperienza in pista alla strada

Glickenhaus ha affinato la 004 grazie all’esperienza maturata con la versione da competizione 004C, attiva in gara da diversi anni. Le conoscenze acquisite si riflettono soprattutto sulla 004CS, la più estrema tra le due versioni stradali. Rispetto alla 004S, questa variante vanta un diffusore posteriore soffiato, cerchi monodado con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2, freni maggiorati e un sistema di sollevamento dell’avantreno di serie.

La Glickenhaus 004 punta tutto sulla purezza della guida, motivo per cui l’abitacolo è essenziale e privo di molti comfort tipici delle supercar di grande produzione. Tuttavia, non manca qualche concessione alla modernità, come aria condizionata, sedili regolabili elettricamente e supporto per Apple CarPlay e Android Auto. L’esemplare dorato presentato al debutto si distingue per il volante Momo Prototipo in Alcantara, abbinato a dettagli verniciati in oro come il quadro strumenti, la leva del cambio e i poggiapiedi dedicati ai due passeggeri posteriori.

Glickenhaus 004, prezzo e disponibilità

La commercializzazione della 004S e della 004CS è affidata esclusivamente a HK Motorcars, concessionaria con sede a Mount Kisco, New York. Il prezzo parte da 450.000 dollari.

Nat Mundy, direttore vendite di HK Motorcars, ha commentato:

“La 004 incarna perfettamente la filosofia di Glickenhaus. È nata per la pista, ma la sua conversione in un modello stradale non ha subito i compromessi tipici delle auto ‘racing for the road’. È una vettura entusiasmante da guidare ogni giorno.”

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Cambio manuale o automatico?

Cambio manuale o automatico?

Un vero e proprio dilemma che divide appassionati della guida pura e… chi utilizza l’auto 365 giorni l’anno, la scelta tra un cambio manuale e la trasmissione automatica!

Il cambio manuale è un cult per chi vuole avere il pieno controllo della vettura, per chi ama arrivare alla zona rossa del contagiri, schiacciare il pedale della frizione e… innestare la marcia superiore.

Sulle auto sportive storiche, soprattutto quelle più blasonate e prestazionali, il manuale spesso era un rude cinque marce, che tuttavia trasmetteva emozioni infinite.

Oggi il discorso cambia, totalmente…

Certo, ci sono delle auto che hanno un cambio manuale da riferimento, non so se vi è capitato mai di guidare una Mazda MX-5 o una Honda Civic Type-R, ecco queste due vetture, sono il riferimento, almeno per il sottoscritto, per facilità e rapidità di cambiata.

Oggi il manuale ha lasciato spazio all’automatico, il doppio frizione impazza, i paddles al volante ti fanno sentire come su di un’auto da corsa o quasi…

Perché c’è una grande differenza di utilizzo, di durata, di manutenzione… di stress!

Chi di Voi ha impresso nella mente, quella griglia, quella leva del cambio delle Ferrari degli anni ’80, un istigazione pura, alla guida sportiva.

L’automatico oggi è presente sulla quasi totalità delle auto sportive, addirittura, si ipotizza che la futura BMW M3 possa avere come opzione… il cambio manuale!

Ma perché questa inversione di tendenza?

Prima di tutto, le potenze dei motori, crescono vertiginosamente: pensate che una Mercedes-AMG A45 S 4Matic ha una cilindrata di 2 litri ed una potenza di 421 cavalli, la mitica Ferrari F40 aveva 478 cavalli!

Potrei portarvi altri esempi, la nuova Bugatti Chiron ha 1.500 cavalli, la Lamborghini Aventador SVJ ne ha 770: pensate ora, a dover premere il pedale della frizione, complice una coppia motrice mostruosa, ed a dover gestire tutta questa potenza… impossibile!

Potenza è proporzionale, non direttamente, alla coppia motrice, più saliamo di livello, più i Nm abbondano, più la frizione deve poter supportare questa grande quantità di coppia, con il risultato da esser praticamente inguidabile, in presenza di un cambio manuale!

Questa la prima motivazione o se volete, la prima scelta obbligatoria…

In seconda analisi, non va dimenticato che oggi i cambi doppia frizione hanno una velocità di cambiata, pazzesca, lo ZF della Giulia Quadrifoglio ne è un esempio, circa 80 millesimi di secondo!

In terza istanza, oramai, pur se chiamato con nomi diversi, sulle moderne auto, anche quelle più “tranquille”, è presente un comando che permette al guidatore, di impostare la modalità di guida, desiderata: in questo caso l’elettronica agisce sulla potenza del motore, sulla pesantezza dello sterzo e spesso, sul tempo di cambiata.

Normal, Sport, Drift: non vi avrò convinto nella scelta, ma vi invito a riflettere…

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