Wave Smart Mobility Forum giunge alla sua IV edizione.
Presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis a Roma si è svolto, l’appuntamento annuale del Wave Smart Mobility Forum. Al centro del dibattito la mobilità sostenibile ma anche l’intermodalità.
Attraverso il sondaggio realizzato da Youtrend in esclusiva per Wave, è emerso che gli italiani sono un popolo di automobilisti, anche se le abitudini stanno cambiando, soprattutto quelle dei più giovani.
L’auto privata rimane al centro dell’attenzione degli italiani.
L’87% degli intervistati, secondo il sondaggio di Youtrend, ammette di farne uso almeno una volta alla settimana.
Tante le figure di spicco che sono intervenute per fare chiarezza su cosa potrà portare questo di cambiamento che sta sconvolgendo il mondo dell’auto.
Sulla base dei dati presentati da Lorenzo Pregliasco, Direttore di Youtrend, ha preso il via il primo panel “Mobilità urbana: città inclusive e turismo sostenibile”.
Sono intervenuti nel dibattito Anna Donati, Amministratore Delegato e Presidente di Roma Mobilità, Alessandro Felici, CEO di RideMovi, Antonella Galdi, Vice Segretario Generale di ANCI, Alessandra Priante, Presidente di ENIT, e Alessandro Zoratti, Direttore Strategie e Sostenibilità di Trenitalia.
Wave Smart Mobility Forum, l’intervento del Presidente di UNRAE
Si è parlato, in questa occasione, delle politiche dei veicoli per la nuova mobilità urbana. Hanno partecipato Andrea Caroppo, Vicepresidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Camera dei Deputati, Andrea Casu, Vicepresidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni Camera dei Deputati, Michele Crisci, Presidente di UNRAE, Stefano Genovese, Head of Institutional & Public Affairs, Unipol Gruppo e Coordinatore del Think Tank “The Urban Mobility Council”, e Simone Tripepi, Head of Charging Point Operator Italy di Enel.
Michele Crisci, Presidente di UNRAE è intervenuto, tra l’altro, in merito alla richiesta del Governo Italiano dell’intervento della Commissione Europea in merito al 2035, anno in cui ci sarà lo switch definitivo dal termico all’elettrico.
Crisci pone l’attenzione su quanto l’elettrico possa rappresentare una vera alternativa e che occorre una programmazione limpida e chiara, che porti anche alla conversione tecnologica e strategica, di diverse aziende impegnate nella filiera automotive.
L’elettrico può e deve costituire una base per il rilancio dell’industria automotive europea.
Il Vecchio Continente ha perso competitività nei confronti della Cina, leader assoluto nelle nuove tecnologie.
Più che rimandare occorre programmare, e ciò potrà avvenire solo se ci sarà un legislatore che supporterà il mercato con leggi e incentivi.