Scegliere quale auto da testare, ma su quali elementi?
Un domanda che spesso mi pongo ed a cui non trovo una soluzione se non una via di mezzo, un compromesso tra passione e razionalità, tra auto vendute e ricercate e… cuore!
Provate a metter da parte la vostra irrazionalità, i numeri per chi come me gestisce un giornale online, sono fondamentali, di fatto si vendono più SUV a buon mercato che supercar da 400 cavalli, un dato questo incontestabile.
Ma quando in Redazione arrivano le domande dei lettori, sul perché è un po’ di tempo che non provi una sportiva, allora li scatta la passione pura, e punti a provare per quelle due settimane, un siluro!
Ciò che dico sempre ai miei amici, a chi mi chiede su quali basi scegliamo i nostri test drive, la soluzione giusta non esiste, devi provare le ultime novità, quelle auto particolarmente interessanti perché consumano poco, perché sono sicure, spaziose, tecnologiche, compatte.
E quando scegli una hypercar?
Li va di cuore, vai di passione pura, perché lo sappiamo bene, non si fanno grandi numeri con testando auto da 300.000 € e da 600 cavalli, impossibile, certo, inserisci una prova particolare in un palinsesto fatto di concretezza ma anche di autenticità, di ciò che chiede il mercato.
Le auto in prova si scelgono in base alle disponibilità della casa madre / filiale, si prenotano e capita anche che qualche collega le restituisca senza rispettare la data di riconsegna o… ammaccate!
Ed in quel caso che accade? Semplice, se non c’è alternativa, salti la prova, con tanto di location già studiata, copione messo giù e… ore perse a studiarti comunicato stampa e tecnicismi vari.
Nella #vitadatester c’è anche questo, come ovviamente in ogni “ufficio”, che spesso il buon senso di qualche collega vada a quel paese e tu non puoi che accettare il tutto!