Diesel Euro 5, al via il blocco in quattro regioni: cosa succede dal 1° ottobre 2025

A partire dal 1° ottobre 2025, le auto diesel Euro 5 non potranno più circolare liberamente in alcune delle regioni più popolose del Nord Italia. Si tratta di un blocco alla circolazione che coinvolgerà Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, con misure differenziate ma un obiettivo comune: ridurre l’inquinamento atmosferico e adeguarsi alle normative europee sulla qualità dell’aria.

Una decisione che rischia di stravolgere le abitudini di oltre un milione di automobilisti, molti dei quali si ritroveranno improvvisamente con un’auto perfettamente funzionante ma di fatto inutilizzabile nei grandi centri urbani.

Dove scatta il divieto e in quali orari

Il blocco dei diesel Euro 5 sarà modulato in base alle disposizioni regionali:

  • Veneto: stop totale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza eccezioni.

  • Lombardia: divieto attivo nei giorni feriali, dalle 7:30 alle 19:30.

  • Piemonte ed Emilia-Romagna: misure stagionali, attive nel periodo invernale e autunnale.

Il divieto resterà in vigore fino al 15 aprile 2026, ma non si esclude una proroga o un inasprimento futuro, in base all’andamento dei livelli di inquinamento.

Multe e sanzioni previste

Chi verrà sorpreso alla guida di un diesel Euro 5 nelle zone soggette a restrizioni rischia una sanzione amministrativa da 168 a 679 euro. Nei casi di recidiva o infrazione grave, è prevista anche la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

Un impatto non trascurabile per i cittadini, che si aggiunge al valore economico perso del proprio veicolo.

Una misura attesa da Bruxelles

La misura risponde alle pressioni dell’Unione Europea, che ha avviato una procedura d’infrazione contro l’Italia per i ripetuti sforamenti dei limiti di PM10 e NO₂ in diverse aree urbane.
Una sentenza della Corte di Giustizia UE del 2020 aveva già condannato il nostro Paese per non aver adottato misure efficaci a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Nel 2022, secondo i dati della Commissione Europea, Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna continuavano a presentare valori fuori norma. Da qui, la necessità di introdurre blocchi sempre più stringenti.

Diesel Euro 5: ancora troppo inquinanti?

I veicoli diesel Euro 5 sono stati immatricolati tra il 2009 e il 2015. Nonostante siano dotati di filtro antiparticolato, le loro emissioni sono significativamente superiori rispetto agli standard Euro 6.
Secondo i dati ISPRA, un diesel Euro 6 genera fino al 50% in meno di ossidi di azoto (NOx) rispetto a un Euro 5.

Eppure, molti automobilisti li considerano ancora affidabili, sicuri e recenti. Il blocco viene quindi vissuto come una penalizzazione economica e sociale, soprattutto da chi non ha la possibilità immediata di sostituire l’auto.

Reazioni e critiche: “Una scelta senza alternative concrete”

Non sono mancate le polemiche. Federcarrozzieri, associazione di categoria delle officine indipendenti, ha parlato di “un colpo durissimo al mercato e ai cittadini”, mentre il presidente Davide Galli ha lanciato un appello al governo:

Serve un piano di rottamazione realistico. Non si può imporre una misura così impattante senza prevedere incentivi per il rinnovo del parco auto. Così si mette in ginocchio una fascia già fragile della popolazione”.

Sulla stessa linea anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha definito il blocco “una follia europea”, chiedendo un tavolo tecnico per valutare deroghe e tempi di applicazione più flessibili.

Mercato dell’usato in fermento

Con lo stop ormai alle porte, cresce l’incertezza anche sul fronte commerciale. Alcuni osservatori prevedono un’impennata dei prezzi delle auto usate Euro 6, mentre il valore dei diesel Euro 5 potrebbe crollare rapidamente.

Per chi deve cambiare auto, il consiglio è di muoversi per tempo, valutando alternative ibride, elettriche o a benzina Euro 6D, ancora ammesse alla circolazione nelle ZTL e nelle aree soggette a limitazioni.

Il blocco dei diesel Euro 5 rappresenta una svolta radicale nella mobilità urbana. Una scelta dettata dalla necessità ambientale, ma che rischia di lasciare indietro milioni di automobilisti.
Il tempo stringe: dal 1° ottobre 2025 cambiano le regole del gioco. E chi non si adegua, rischia di restare fermo ai box.

Auto storiche e non solo... Commenti disabilitati su Diesel Euro 5, al via il blocco in quattro regioni: cosa succede dal 1° ottobre 2025