De Tomaso P72

De Tomaso P72 è finalmente realtà. Dopo oltre cinque anni di attesa, il primo esemplare di produzione è stato completato, segnando l’inizio di una serie limitata a soli 72 esemplari nel mondo, con un prezzo di partenza di circa €1,6 milioni. Questa straordinaria hypercar rappresenta il perfetto equilibrio tra artigianato e prestazioni estreme.

Il primo modello completato della De Tomaso P72 sfoggia una carrozzeria in fibra di carbonio a vista, pronta a essere verniciata per i test finali di validazione dinamica.

Questo passaggio cruciale garantirà che ogni dettaglio del P72 sia all’altezza dell’eredità De Tomaso, famosa per unire stile senza tempo e prestazioni eccezionali.

L’interno della P72 è un capolavoro di lusso e design. I sedili, rivestiti in pelle color crema, sembrano opere d’arte contemporanea, mentre il selettore del cambio in rame, con il meccanismo a vista, aggiunge un tocco di raffinatezza unica. Il cruscotto ospita sei strumenti personalizzati, ispirati al mondo della gioielleria, che rafforzano il carattere esclusivo di questa vettura.

De Tomaso P72, prestazioni senza compromessi

Al centro del P72 pulsa un motore V8 sovralimentato da 5.0 litri, capace di erogare 750 CV e 900 Nm di coppia, inviando tutta la potenza alle ruote posteriori. Questo propulsore non è solo una dichiarazione di forza, ma anche il cuore pulsante di un’esperienza di guida straordinaria.

Il futuro: De Tomaso P900

Oltre alla P72, il Marchio è al lavoro su un modello esclusivamente da pista, il P900. Questa versione estrema della hypercar sarà dotata di aerodinamica avanzata e motorizzazioni inedite, tra cui un V12 aspirato ad alti regimi e un V10 derivato dalla Benetton B197 di Formula 1 del 1997.

Con il P72 e il P900, De Tomaso conferma il suo impegno a creare vetture che combinano tradizione, artigianato e tecnologia all’avanguardia.

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Motore Toyota MR2 GRMN

Una nuova Toyota MR2 all’orizzonte?

La corsa verso potenze sempre più elevate costringe le case automobilistiche a progettare motori sempre più prestanti. Secondo voci di rete, Toyota starebbe lavorando su di un propulsore da 2 litri, un’unità sovralimentata, dalla potenza devastante.

Pensate al motore mille che equipaggia diverse utilitarie.

Ora, chiudete un attimo gli occhi e immaginate di dividere esattamente a metà il 2 motore litri turbo su cui sta lavorando Toyota.

Una Fiat Panda da 300 cavalli, una Volkswagen Polo, Toyota Aygo X e tanto altre, perché la potenza specifica di questo incredibile progetto, è pazzesca!

Sia ben chiaro, solo una voce di corridoio ma più di una testata specializzata e autorevole ha riportato questa notizia e il Marchio giapponese non è nuovo a questo genere di sorprese.

Osservando quanto accaduto in casa Toyota, c’è una piccola speranza che questo sogno possa diventare realtà.

Perché se un tempo, erano tante le case automobilistiche impegnate nel realizzare auto specifiche, oggi è prassi comune condividere propulsori, carrozzeria ed elettronica ma anche porre una lettera R e acchitare la carrozzeria con qualche serigrafia e LED, per dar vita al modello “racing”.

Ciò non accade in casa Toyota, perché due modelli la dicono lunga su quanto il brand nipponico, tenga a distinguersi.

La Yaris GR è una tre porte con un motore potentissimo ed è di fatto, un modello a sé, stesso dicasi per la GR 86, sportiva aspirata, coupé unica nel suo genere.

Toyota: un due litri turbo sulla futura MR2

Qualche decennio fa, nei listini del produttore asiatico, era presente una coupé con motore in posizione centrale – posteriore. Si trattava di un quattro cilindri da 1.8 litri con distribuzione 4 valvole per cilindro, dalla potenza massima di 140 cavalli.

Era un motore aspirato, che non pretendeva di essere considerato un gioiello della tecnologia, ma in considerazione di come era disposto e della leggerezza della MR2, faceva la sua figura.

Oggi una simile proposta non sarebbe “accettabile”. Vista la moda della sovralimentazione, le potenze in gioco, complice anche la presenza delle unità elettriche e ibride, sono considerevolmente più elevate. Un tre cilindri da 1 litro, sprigiona tranquillamente una potenza di 120 cavalli, giocando un pò sull’elettronica, i 150 – 160 cavalli, sono un risultato alla portata di tanti brand.

In rete di parla di una Toyota MR2 realizzata con il contributo del Team Toyota Gazoo Racing, una MR2 GRMN, che in versione da gara, potrebbe arrivare a toccare gli oltre 600 cavalli, mentre in modalità stradale, raggiungere la soglia dei 400 cavalli.

Quest’ultima ipotesi appare senza ombra di dubbio, più realistica.

D’altronde già Mercedes-Benz con la sua AMG A45 S produce uno dei quattro cilindri di serie, più potente al mondo (421 cavalli).

Senza dimenticare che Honda con il suo motore 2 litri aspirato che equipaggiava la S2000, raggiunse quota 240 cavalli.

Dunque, una corsa a chi produce motori sempre più potenti e performanti, il tutto con il 2035 che si avvicina e che inesorabilmente, decreterà la fine, per questi gioielli della meccanica.

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