Leapmotor T03

Leapmotor T03 e C10 sono due modelli che provengono dalla Cina, ma che sono in grado di far tremare più di una Casa automobilistica europea.

Costano poco, hanno una dotazione tecnologica in linea con le tendenze attuali, un design gradevole e autonomie tutto sommato, che almeno in Italia, sono in grado di rispondere alle esigenze quotidiane degli automobilisti. Potrà sembrare strano, ma le Leapmotor T03 e C10 sono distribuite e vendute attraverso i canali commerciali Stellantis.

Noi giornalisti abbiamo scritto fiumi di articoli in passato sulla presa di posizione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla possibilità di elevare la produzione di auto in Italia a 1 milione di esemplari l’anno, sulla necessità di rilanciare il settore e non solo.

Perché a ragion veduta, l’Italia è uno dei pochi paesi, se non l’unico, ad avere un unico costruttore nazionale, FIAT, senza concorrenza alcuna.

Ricordate quando il Governo italiano cercava un secondo costruttore, quando si avanzava l’ipotesi di Dongfeng, Tesla o addirittura BYD? Nulla di tutto questo!

Abbiamo buttato “inchiostro” e false speranze perché ora tutto torna, anche a noi che scriviamo di motori da decenni.

Stellantis e Leapmotor hanno realizzato, qualche mese, fa una joint venture, una società in comune per dirla semplicemente, dove Stellantis ha messo oltre 1,5 milioni di euro, per acquisire le quote necessarie, ma anche i diritti di produzione e commercializzazione di un Marchio che, in Cina è conosciuto, ma che in Europa, è un’oasi nel deserto.

Dunque, la strategia di Stellantis è… Leapmotor

Allearsi con il “nemico”, visto che oramai, la Cina è notevolmente più avanti dell’Europa, non solo in termini di tecnologia ma anche di costi/ricavi di una singola auto elettrica.

Più volte ho assistito a dibattiti interessanti e proprio oggi mi è capitato di ascoltare, con grande interesse, le dichiarazioni di Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri).

In occasione del Wave Smart Forum, Crisci ha fatto un quadro della situazione, a dir poco spettrale ma che è una chiara radiografia di dove stiamo andando, in termini di produzione automobilistica.

La Cina produce poco più di 30 milioni di auto l’anno, di cui 14 destinate al mercato interno, il resto è da esportare. Un altro dato che deve portare a una profonda riflessione è sul costo di produzione di un’auto elettrica, in Cina è circa 1/3 rispetto a quello europeo.

La riflessione, per chi come me è addetto ai lavori, ma anche per i lettori, è quasi dovuta.

Potrei ora scrivere della Leapmotor T03, cinque porte compatta da segmento A, capace di percorrere fino a 265 km con una ricarica di energia e tanto altro.

Ma la mia attenzione, anche per via del mio lavoro, cade sul prezzo.

Poco meno di 19.000 euro, questo il listino ufficiale per un’utilitaria che ha una dotazione completa, un’estetica che piace e che in fin dei conti, proviene da un Paese dove fabbricare le batterie è all’ordine del giorno.

Salendo di livello, nei listini Leapmotor c’è la C10, un SUV da segmento D, da 420 km di autonomia e con una dotazione di serie da far impallidire una concorrente premium europea. Sarà venduta a un prezzo di 36.400 euro.

Ora mi spiegate perché la Fiat 500 elettrica ha un prezzo di poco inferiore ai 30.000 euro?

Dimenticavo, è notizia di questi giorni, che la city car torinese con alimentazione completamente elettrica, stenta a decollare. A Mirafiori si continuerà con la cassa integrazione e Tavares ha annunciato l’arrivo tra il 2025 e il 2026 della nuova 500 elettrica.

Nel frattempo, chi vuole acquistare un’auto compatta, elettrica e a buon prezzo, secondo voi, aspetterà il 2025 o si guarderà attorno, magari anche entrando in una concessionaria Leapmotor?

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