Le auto elettriche sono al centro di un dibattito mediatico che ha generato fazioni e tante fake news.
In questo articolo cercherò di spiegarvi quando e perché conviene acquistare un’auto elettrica e quando è il caso di desistere.
Partiamo da un presupposto, la scelta della Commissione Europea di bandire dal 2035 la commercializzazione di auto nuove con motore termico ha causato inevitabilmente, discussioni, allarmismo e ha spinto i costruttori di auto a investire ingenti somme di denaro nello sviluppo di nuovi modelli a zero emissioni.
Le auto elettriche devono essere viste come una opportunità e non come un obbligo, perché realmente possono rappresentare il principale strumento di mobilità per le future generazioni.
Sia ben chiaro, parlo di opportunità e non di obbligo.
Chiunque abbia guidato un’auto elettrica ne ha apprezzato la silenziosità di marcia, piacere di guida, scatto ma anche tecnologia e spesso si è reso conto che la famigerata “ansia d’autonomia” non ha senso.
Partiamo da un concetto fondamentale, acquistare oggi un’auto elettrica può essere una valida scelta, ma occorre valutarne utilizzo e impiego.
Tanti sono gli studi che hanno dimostrato come in media gli italiani percorrono quotidianamente al massimo 50 km. Spostamenti frutto spesso del tragitto casa – lavoro ma anche per praticare sport. Dunque quell’ansia di autonomia se si sceglie un’auto elettrica per spostarti in città, già viene meno.
Consideriamo un’altro aspetto, un veicolo a zero emissioni consente di muoversi liberamente in città, dà accesso alle zone a traffico limitato, consente di spostarsi anche nei giorni di divieto alla circolazione e offre l’innegabile vantaggio di esonerare dal pagamento della sosta nelle strisce blu.
Acquistare un’auto elettrica, conviene?
Una smart EQ fortwo (non più in produzione), una Renault Zoe, una Dacia Spring, una Fiat 500 Elettrica, sono tutte valide proposte se si sceglie di acquistare un’auto elettrica per utilizzarla in città.
Hanno autonomie che in media superano, in condizioni reali, i 150 – 200 km, consentono ricariche sia tramite una wallbox in garage che a una stazione di ricarica pubblica.
Hanno prezzi che variano dai 16/17.000 euro ai 30.000 euro, ma offrono una tecnologia e sicurezza all’avanguardia.
Dunque, se si parte dal presupposto di utilizzare una EV come seconda auto da città o per coprire spostamenti a breve raggio, viste anche le agevolazioni e gli sconti offerti dai costruttori di auto, acquistare un’auto elettrica conviene.
Se si effettuano lunghe percorrenze, conviene acquistare un’auto elettrica?
Una domanda che porta subito a pensare che tra “scarsa autonomia” e assenza di colonnine per la ricarica, acquistare un’auto elettrica per coprire medie e lunghe distanze, oggi non è conveniente.
E invece, ancora una volta, c’è da sfatare un luogo comune.
Dipende dall’utilizzo, dalla programmazione delle soste, dalla mentalità.
Guidare un’auto elettrica richiede un minimo di esperienza, la guida cosiddetta predittiva, influenza notevolmente l’autonomia.
Se siamo al volante di un’auto sportiva con motore a combustione e pestiamo il gas come se non ci fosse un domani, lo scotto da pagare è una sosta in più dal benzinaio.
Se con un’auto a benzina, possiamo non dar il giusto peso alla frenata, con un’auto elettrica tutto cambia.
Si chiama guida predittiva, vedo un semaforo rosso, doso l’accelerazione, sfruttando il veleggiamento e la capacità di scorrimento della vettura sfruttando l’inerzia.
La frenata su di una vettura a zero emissioni è importantissima per recuperare preziosa autonomia.
Avete mai sentito parlare di frenata rigenerativa?
Quante volte avrete letto questo termine!
Ebbene, significa che in fase di decelerazione o frenata, la vettura è in grado di recuperare l’energia dispersa e di immagazzinarla nel pacco batteria.
Ai più increduli confiderò un “segreto”, fidatevi che davvero funziona, non tanto nel recuperare chilometri quanto nel mantenere l’autonomia.
Dunque, “primo comandamento”, il saper guidare un’auto elettrica.
Secondo punto è il poter sfruttare il sistema di navigazione.
Impostando la destinazione, oramai su tutte le moderne auto elettriche, l’elettronica calcola il percorso in funzione dell’autonomia residua, impostando varie soste per la ricarica.
Poco più di un anno e mezzo fa al volante di un’auto elettrica sono partito da Milano arrivando a Oslo.
Il risultato è che ho imparato a sfruttare le potenzialità di un veicolo a zero emissioni.
Ora scatterà il commento di qualcuno che dirà che sono fandonie le mie, invece, realmente da quel viaggio ho capito tante cose sulle auto elettriche e anche il grande errore commesso da Bruxelles “nell’imporre l’auto elettrica”.
Sarebbe bastato lanciare un messaggio più semplice ed efficace del tipo: “L’auto elettrica vedetela come un’alternativa, con tanti pro e conto, ma pur sempre come una valida alternativa alle comuni auto a benzina“.
Perché acquistare un’auto elettrica e perché no?
- Se si effettuano lunghi spostamenti, se si ha la pazienza di programmare un viaggio, senza fretta ma impiegando il tempo giusto, guidare un’auto elettrica vi rilasserà.
- Se invece, concepite l’auto alla vecchia maniera e non pensate che le nuove tecnologie possano rappresentare una valida alternativa e un’opportunità di crescita, allora acquistate un’auto con motore termico.
Perché non so se lo sapete, ma dal 2035, non è vero che le auto con motore a scoppio non potranno più circolare.
L’Europa ha stabilito solo che dovranno essere commercializzate esclusivamente auto elettriche, ma nessun divieto di circolazione.