KIA EV9 GT

KIA EV9 GT sbarca in America al Los Angeles Auto Show.

Rappresenta uno dei decolli più potenti mai presentati dal costruttore coreano. La nuova KIA EV9 GT rappresenta una naturale evoluzione di un “filone”, quello delle altissime prestazioni, lanciato dalla EV6 GT.

Rispetto alla sorella fastback, il SUV elettrico ha una potenza decisamente inferiore, 501 CV contro i 576 CV della EV6 GT.

All’anteriore è presente un motore elettrico da 214 CV, al retro è posizionata un’unità da 362 CV.

Nonostante gli oltre 70 CV in meno, la EV9 GT raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in 4,3 secondi, lo stesso tempo della EV6 GT.

KIA EV9 GT, motore, assetto, sospensioni

Per assicurare al pilota un maggior controllo del veicolo, i tecnici coreani hanno equipaggiato il maxi-SUV elettrico con sospensioni elettroniche che variano la loro risposta in funzione dello sterzo e freni.

Diverse le modalità di guida, Normal, Eco, Sport e My Drive. Quest’ultima consente una completa configurazione su misura della vettura. Per chi è alla ricerca delle massime prestazioni, c’è il pulsante GT in verde lime, è posizionato sul volante e trasforma il SUV elettrico in un vero dragster.

Una particolarità della nuova EV9 è il “Virtual Gear Shift”, soluzione presa in prestito dalla Ioniq 5 N, che simula le cambiate di marcia, come se realmente il pilota, azionando i paddle al volante, agisse sulla trasmissione.

Un artifizio elettronico che coinvolge il pilota, esattamente come se fosse alla guida di un’auto sportiva termica.

Per quanto concerne i tempi di ricarica, il maxi-SUV elettrico coreano è in grado di passare dal 10% all’80% della carica massima della batteria in meno di 25 minuti.

Completa la dotazione di serie della nuova KIA EV9 GT.

Nel suo ricco equipaggiamento fanno parte:

  • cerchi da 21 pollici
  • pinze freno maggiorate
  • inserti in Alcantara
  • illuminazione ambientale
  • sedili sportivi specifici GT
  • paraurti anteriore sportivo.

La nuova KIA EV9 GT sarà prodotta nella Corea del Sud.

Il prezzo non è stato ancora comunicato.

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Nuova BMW M2 Racing

BMW M2 è un’auto sportiva che sa regalare emozioni.

Veloce, incisiva, divertente, ho avuto la fortuna di provarla sul circuito di Vallelunga e devo dire che rispetto alla precedente generazione, la nuova BMW M2 è ancora più performante.

L’estetica ha una sua originalità, personalmente la trovo cattiva, soprattutto nella colorazione opaca, la piccola M assume un aspetto ancora più grintoso, se poi si accede alla linea M Performance, il dado è tratto.

I silenziatori in titanio della linea M Performance, sono posizionati al centro, quasi a formare una piramide e danno la sensazione, di essere al cospetto di un’auto da gara oltre che a regalare una sonorità da urlo.

Alla luce di tutto questo, la Casa dell’Elica ha recentemente rilasciato le prime immagini ufficiali di quella che sarà la sua BMW M2 racing, vettura che correrà in diversi campionati e trofei.

Più bassa, più larga e con una serie di accorgimenti studiati per renderla appagante alla vista ma soprattutto al volante.

All’anteriore è evidente il nuovo paraurti ulteriormente profilato e che comprende uno splitter inferiore che aumenta il carico aerodinamico.

Al retro, sopra il baule è stato posizionato un appariscente alettone, soluzione che consentirà di avere ancora più grip alle alte velocità.

Una vera e propria auto da corsa che sarà messa a disposizione di Team ma anche di piloti privati che sono alla ricerca della massima tecnologia BMW M.

Nessuna informazione è stata fornita riguardo il motore.

Nuova BMW M2 Racing, un sei cilindri biturbo

La nuova BMW M2 monta un propulsore da 3 litri di cilindrata, in grado di sprigionare una potenza massima di 480 cavalli per 600 Nm di coppia massima.

Quest’ultima raggiunge il suo picco massimo a poco più di 6.100 giri al minuto.

Interessante è la possibilità di ordinare la M2 anche con cambio manuale a sei rapporti, in questo caso la coppia motrice è di 550 Nm.

Le prestazioni della versione stradale sono sublimi, nello 0 – 100 km/h impiega circa 4 secondi (4,2 con il cambio manuale).

La velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h (280 km/h in presenza dell’M Driver’s Package).

Rispetto alla precedente generazione, basta un dato per confermare che non c’è confronto, nello 0 – 200 km/h la BMW M2 di nuova generazione impiega 12,9 secondi, rifilando così circa 6 decimi alla sua antenata.

Cosa dobbiamo aspettarci da questa versione da gara?

Sicuramente un bell’alleggerimento, con una potenza pressoché invariata se non di una decina di cavalli, interni spogli e un equipaggiamento che privilegerà la sicurezza in pista e la telemetria.

Probabile che seguirà una versione “stradale” sulle orme dell’indimenticabile BMW M3 CS.

Quando uscirà? Nel corso dei prossimi mesi sarà aggiornata la serie 2, per poi culminare il restyling di metà ciclo vita con la versione racing.

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