Ariel E-Nomad è una gustosa anteprima di un modello che debutterà nel corso dei prossimi anni.

Sarà con molta probabilità commercializzato nel 2026, in attesa di vederlo dal vivo, il concept della Ariel E-Nomad viene svelato al grande pubblico.

Esteticamente è del tutto simile all’analoga versione con motore termico. La carrozzeria è in materiale composito composto da fibra di lino riciclabile.

Rispetto alla fibra di carbonio, i nuovi pannelli portiera, sviluppati dalla Bamd Composites, sono più leggeri del 9%.

Per la loro produzione, rispetto ad analoghi elementi in fibra di carbonio, le emissioni di CO2 sono inferiori fino al 73%.

Ariel E-Nomad, motore, peso, prestazioni

Il peso piuma è sempre stato un punto forte del costruttore inglese, così anche per questa vettura a zero emissioni e con motore completamente elettrico, l’ago della bilancia ha segnato 896 kg.

Rispetto alla Nomad 2, la E-Nomad beneficia di una riduzione del 30% della resistenza aerodinamica, fattore questo che non ha inciso sulla deportata.

Il telaio tubolare è stato sapientemente carenato, il tetto è più affusolato, nuove le coperture degli pneumatici.

Per quanto concerne la motorizzazione, la E-Nomad è dotata di un motore elettrico della BorgWarner eDM in grado di sprigionare una potenza di 286 cavalli per 490 Nm di coppia massima.

Il pacco batteria è da 41 kWh ed è stato sviluppato dalla Rockfort Engineering appositamente per questa vettura. Si avvale di tre moduli Pegasus V3 ad alta densità ed è provvisto di un circuito di raffreddamento e riscaldamento.

L’autonomia della Ariel E-Nomad è di 240 km.

Prevista la ricarica rapida DC in grado di portare la batteria dal 20% all’80% in meno di 25 minuti.

Le prestazioni sono del tutto equivalenti alla variante con motore a scoppio, nel classico 0 – 100 km/h, la Ariel E-Nomad impiega soli 3,4 secondi.

Quanto costerà la nuova Ariel E-Nomad

Rispetto alla Nomand con motore ICE, la forbice di prezzo dovrebbe essere di poco superiore ai 10.000 dollari.