Donald Trump e il destino delle auto elettriche

Donald Trump è il quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti d’America.

Così, a distanza di poche ore dalla vittoria alle elezioni, tanti gli interrogativi e i dubbi. Senza addentrarmi su quali saranno le sue scelte politiche in tema di giustizia, politica estera e dazi, il mio interrogativo è un altro: quale sarà l’atteggiamento di Donald Trump nei confronti delle auto elettriche?

È sotto gli occhi di tutti, di come il settore dell’auto stia vivendo un profondo cambiamento.

Le Case automobilistiche oramai in listino, hanno sempre più modelli a zero emissioni e per contro, il mercato, da quello europeo a quello americano, Cina esclusa, sembra non gradire questo salto generazionale.

Ora con la risalita alla Casa Bianca di Trump, c’è da aspettarsi un colpo di scena o vista anche la sua amicizia con Elon Musk, tutto cadrà nel nulla?

Nell’attesa di assistere all’atteso messaggio di Donald Trump e della sua “ufficializzazione”, facciamo un piccolo salto indietro.

Trump durante la sua calorosa campagna elettorale, aveva più volte dichiarato la sua volontà di proteggere le industrie statunitensi.

Una delle sue più forti dichiarazioni in merito è stata: “I sostenitori delle auto elettriche dovrebbero marcire all’interno”.

Una affermazione senza senso, soprattutto visto il grane sostegno, mediatico ed economico, di Elon Musk, fondatore di Tesla, il Marchio numero uno al mondo nella produzione di auto elettriche.

Una dichiarazione smentita poi a ridosso delle elezioni, quando Donald Trump con un clamoroso dietrofront, affermava che le auto elettriche sono per una nicchia di persone.

Donald Trump e i dazi cinesi

Non solo auto elettriche, c’è un’altra spinosa questione che riguarda l’automotive e la salita al potere di Donald Trump: i dazi.

L’ex numero della Casa Bianca aveva affermato che una volta eletto, avrebbe impedito alle auto cinesi prodotte in Messico, di arrivare in America, giurando di metter fine a tutto questo.

Giusto qualche giorno fa, in merito alla possibile decisione di Stellantis, di demoralizzare la sua produzione in Messico, Trump aveva dichiarato di aumentare del 100% i dazi su ogni auto prodotta al di fuori degli Stati Uniti e venduta sul territorio americano.