Le auto elettriche , il rispetto per l'ambiente, le abitudini che cambiano... Tre spunti di riflessione per analizzare un grande cambiamento che sta avvenendo nel mondo, e non solo, perché soprattutto nel mio ambiente, nel mio lavoro, le auto elettriche, realmente…
Le diverse sigle delle auto ibride spiegate tecnicamente
L’elettrificazione dell’auto non si limita a una dicotomia tra termico ed elettrico. Esiste una scala evolutiva complessa che parte da lievi forme di ibridazione per arrivare alla trazione elettrica pura. Capire le differenze tra MHEV, HEV, PHEV, EREV e BEV è oggi fondamentale per comprendere l’effettivo livello di efficienza, autonomia e utilizzo di ogni tecnologia. Ecco una guida dettagliata per decifrare il significato tecnico delle principali sigle.
MHEV – Mild Hybrid Electric Vehicle
I sistemi Mild Hybrid prevedono l’integrazione di un piccolo motore elettrico, spesso un alternatore-starter, con tensione a 12V o 48V, collegato al motore a combustione tramite cinghia. Questo sistema non consente la guida in elettrico, ma riduce i consumi e ottimizza le fasi di avviamento, recupero energia in frenata e assistenza alla coppia.
Non c’è trasmissione diretta alle ruote da parte del motore elettrico.
Esempi: Fiat Grande Panda, Suzuki Swift Hybrid.
HEV – Hybrid Electric Vehicle
Le auto Full Hybrid possono percorrere brevi tratti in modalità elettrica grazie a una batteria di capacità maggiore e un motore elettrico vero e proprio. Il sistema gestisce autonomamente la combinazione tra termico ed elettrico, ottimizzando consumi urbani.
Non si ricaricano alla presa, ma tramite rigenerazione e il motore a combustione.
Esempi: Toyota Yaris Hybrid, Honda Jazz e:HEV.
PHEV – Plug-in Hybrid Electric Vehicle
Le Plug-in Hybrid offrono una batteria ricaricabile esternamente e un’autonomia in elettrico che può superare i 50 km reali. Sono dotate di due motori (termico ed elettrico) con una gestione integrata, che permette di usare l’auto come un’elettrica per tragitti urbani e come un’ibrida per quelli lunghi.
Necessitano di ricarica per sfruttare al massimo la parte elettrica.
Esempi: BMW 330e, Peugeot 3008 Hybrid.
EREV – Extended Range Electric Vehicle
I veicoli a autonomia estesa sono progettati come elettrici, con trazione esclusivamente elettrica, ma dotati di un generatore a benzina che ricarica la batteria quando si esaurisce.
Il motore termico non muove le ruote, ma prolunga l’autonomia agendo come range extender.
Tecnologia rara ma interessante, oggi ripresa da alcuni costruttori cinesi.
Esempi: Opel Ampera, Mazda MX-30 R-EV.
BEV – Battery Electric Vehicle
Le auto elettriche pure sono veicoli privi di qualsiasi componente termica. Utilizzano solo l’energia di una batteria agli ioni di litio, con autonomia variabile (da 150 a oltre 700 km) e ricarica tramite colonnine AC o DC.
Il motore elettrico fornisce coppia istantanea, assenza di emissioni locali, ma richiede una pianificazione più attenta degli spostamenti.
Esempi: Tesla Model 3, Renault Megane E-Tech Electric.