26 Giugno 2025

Le 5 auto sportive usate più sottovalutate del decennio

Renault Clio RS 200 EDC

Il mercato delle auto sportive usate riserva occasioni sorprendenti per chi cerca emozioni di guida autentiche a un prezzo ancora accessibile. In un contesto in cui i valori delle youngtimer più iconiche stanno crescendo, esistono modelli meno celebrati, ma tecnicamente rilevanti, che meritano attenzione. Ecco cinque vetture sportive sottovalutate, capaci di regalare sensazioni pure e prospettive interessanti sul piano collezionistico e dinamico.

Mazda RX-8

  • Mazda RX-8 (2003–2012) – Il rotativo che sfida il tempo
    La RX-8 è l’ultima sportiva con motore Wankel prodotta in serie. Il suo 1.3 Renesis aspirato raggiunge regimi oltre i 9.000 giri/min, regalando un’esperienza di guida unica, fluida e leggera. Penalizzata inizialmente da consumi elevati e affidabilità delicata, oggi rappresenta un caso tecnico raro, con prezzi ancora bassi rispetto al suo contenuto ingegneristico.
    Valore medio 2025: 6.000–9.000 €
    Plus tecnico: distribuzione del peso 50:50, trazione posteriore, sterzo diretto.

BMW 130i e87

  • BMW 130i E87 (2005–2012) – La hot hatch con sei cilindri in linea
    Dotata del 3.0 aspirato N52 da 265 CV, la 130i è una delle ultime compatte a trazione posteriore con motore sei cilindri longitudinale. Assetto equilibrato, cambio manuale e peso contenuto la rendono una vera “driver’s car”, oscurata all’epoca da sorelle più visibili come la M3 E46.
    Valore medio 2025: 9.000–13.000 €
    Plus tecnico: sound meccanico puro, senza sovralimentazione, guidabilità analogica.

Renault Clio RS 200 EDC

  • Renault Clio RS 200 EDC (2013–2018) – Sportività francese sottovalutata
    Spesso messa in ombra dalle versioni precedenti con cambio manuale, la Clio RS 200 con doppia frizione EDC nasconde un telaio sopraffino e una reattività da vera hot hatch. Il motore 1.6 turbo è fluido, il cambio fulmineo e le sospensioni Cup portano un comportamento preciso.
    Valore medio 2025: 8.000–11.000 €
    Plus tecnico: telaio sviluppato da Renault Sport, cambio EDC con palette al volante.

Alfa Romeo GT 3.2 V6

  • Alfa Romeo GT 3.2 V6 Busso (2003–2010) – L’ultima coupé col cuore Busso
    La GT con il 3.2 V6 è una coupé gran turismo dalla linea scolpita e dal sound leggendario. Ultima erede della stirpe Busso, unisce emozione meccanica a usabilità quotidiana. Oggi resta fortemente sottovalutata sul piano collezionistico, con potenziale rivalutazione elevato.
    Valore medio 2025: 10.000–14.000 €
    Plus tecnico: motore Busso 3.2 24V, frizione manuale, estetica firmata Bertone.

Porsche Cayman 987.1

  • Porsche Cayman 987.1 (2005–2008) – L’equilibrio perfetto a portata di mano
    La prima generazione del Cayman ha ancora prezzi inferiori alla Porsche 911, pur offrendo una dinamica di guida più equilibrata grazie alla configurazione mid-engine. Il flat-six aspirato è vivace, la precisione di sterzo chirurgica. Una Porsche autentica, più analogica di quanto sembri.
    Valore medio 2025: 20.000–25.000 €
    Plus tecnico: distribuzione centrale dei pesi, cambio manuale o Tiptronic, telaio reattivo.
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26 Giugno 2025

Le diverse sigle delle auto ibride spiegate tecnicamente

Auto MHEV

L’elettrificazione dell’auto non si limita a una dicotomia tra termico ed elettrico. Esiste una scala evolutiva complessa che parte da lievi forme di ibridazione per arrivare alla trazione elettrica pura. Capire le differenze tra MHEV, HEV, PHEV, EREV e BEV è oggi fondamentale per comprendere l’effettivo livello di efficienza, autonomia e utilizzo di ogni tecnologia. Ecco una guida dettagliata per decifrare il significato tecnico delle principali sigle.

MHEV – Mild Hybrid Electric Vehicle

Auto MHEV

I sistemi Mild Hybrid prevedono l’integrazione di un piccolo motore elettrico, spesso un alternatore-starter, con tensione a 12V o 48V, collegato al motore a combustione tramite cinghia. Questo sistema non consente la guida in elettrico, ma riduce i consumi e ottimizza le fasi di avviamento, recupero energia in frenata e assistenza alla coppia.
Non c’è trasmissione diretta alle ruote da parte del motore elettrico.
Esempi: Fiat Grande Panda, Suzuki Swift Hybrid.

HEV – Hybrid Electric Vehicle

Auto HEV

Le auto Full Hybrid possono percorrere brevi tratti in modalità elettrica grazie a una batteria di capacità maggiore e un motore elettrico vero e proprio. Il sistema gestisce autonomamente la combinazione tra termico ed elettrico, ottimizzando consumi urbani.
Non si ricaricano alla presa, ma tramite rigenerazione e il motore a combustione.
Esempi: Toyota Yaris Hybrid, Honda Jazz e:HEV.

PHEV – Plug-in Hybrid Electric Vehicle

Auto PHEV

Le Plug-in Hybrid offrono una batteria ricaricabile esternamente e un’autonomia in elettrico che può superare i 50 km reali. Sono dotate di due motori (termico ed elettrico) con una gestione integrata, che permette di usare l’auto come un’elettrica per tragitti urbani e come un’ibrida per quelli lunghi.
Necessitano di ricarica per sfruttare al massimo la parte elettrica.
Esempi: BMW 330e, Peugeot 3008 Hybrid.

EREV – Extended Range Electric Vehicle

Auto EREV

I veicoli a autonomia estesa sono progettati come elettrici, con trazione esclusivamente elettrica, ma dotati di un generatore a benzina che ricarica la batteria quando si esaurisce.
Il motore termico non muove le ruote, ma prolunga l’autonomia agendo come range extender.
Tecnologia rara ma interessante, oggi ripresa da alcuni costruttori cinesi.
Esempi: Opel Ampera, Mazda MX-30 R-EV.

BEV – Battery Electric Vehicle

Auto BEV

Le auto elettriche pure sono veicoli privi di qualsiasi componente termica. Utilizzano solo l’energia di una batteria agli ioni di litio, con autonomia variabile (da 150 a oltre 700 km) e ricarica tramite colonnine AC o DC.
Il motore elettrico fornisce coppia istantanea, assenza di emissioni locali, ma richiede una pianificazione più attenta degli spostamenti.
Esempi: Tesla Model 3, Renault Megane E-Tech Electric.

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